Dopo l’introduzione dello scorso articolo inizio rispondendo alla domanda lasciata in sospeso, la risposta è si, uno smartphone avanzato (meglio ancora se un tablet Honeycomb) basato su sistema operativo Android attualmente può sostituire la maggior parte delle funzioni che normalmente vengono svolte da chi, per passione o per lavoro, quotidianamente si porta sempre dietro un notebook dotato di sistema operativo per desktop.
Esistono tuttavia delle precisazioni da fare, degli svantaggi da tener presente, ma anche dei pregi significativi.
Tra le riserve, oltre al deficit di potenza e risorse ve ne sono alcune che variano da modello a modello, come le porte (una menzione speciale la si deve certamente all’ ancor poco diffusa funzione di “usb host”), come l’uscita video e altre che interessano solamente un’ utenza ancor più di nicchia.
Una limitazione maggioritaria è la mancanza di certi software professionali specifici, ma poichè non tutte le case producono programmi per i vari OS, anche in questo caso non si può gridare allo scandalo; del resto non si può certo mettere in competizione un dispositivo mobile con una workstation professionale.
Tra i vantaggi, ovviamente il primo è la portabilità, l’ergonomia e tante volte anche il costo.
Quali sono le funzioni di cui normalmente non possiamo fare a meno nella nostra “vita digitale”? Credo che in prima linea tutto ciò che riguarda la comunicazione, ciascuno di noi è parte di una società globalizzata e la necessità di essere sempre connessi, raggiungibili ed informati, rappresenta una vera e propria sindrome che colpisce ormai tutti noi, internet come fosse un vestito; guai a non essere “always connected”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.